TEDHA BARA, LA PRIMA FEMME FATALE

Theda Bara era il nome d’arte di Theodosia Burr Goodman (29 luglio 1885 – 13 aprile 1955), un’attrice americana di film muti. I produttori sostenevano che il suo nome d’arte fosse stato scelto in quanto anagramma di “Arab Death” (Morte Araba). In realtà, Theda era un nomignolo infantile per “Theodosia”. “Bara” era invece una forma abbreviata del cognome del suo nonno materno, Baranger.

 

Theda Bara fu una delle più popolari attrici dello schermo della sua epoca, e fu uno dei primi sex symbol del cinema. I suoi ruoli da femme fatale le guadagnarono il soprannome di "The Vamp", nome che deriva da Vampire (ossia vampiro) e che sta ad indicare il tipo di donna dissoluta e tentatrice che si diverte a rendere gli uomini suoi schiavi, sbarazzandosene una volta che si è conquistata la loro devozione.

 

In molti dei suoi film appariva in costumi trasparenti che poco lasciavano all’immaginazione. Venne fotografata in vari set con vestiti di foggia orientaleggiante, secondo il gusto dell’epoca che voleva le attrici circondate da un velo di misterioso esotismo. I produttori lanciarono persino una campagna presentandola come la figlia nata in Egitto di un’attrice francese ed uno scultore italiano. Sostenevano che avesse trascorso i suoi primi anni nel Sahara all’ombra della Sfinge e che poi si fosse spostata in Francia per diventare un’attrice di teatro (ma Theda naturalmente non era mai stata né in Egitto né in Francia). La chiamarono il “Serpente del Nilo” e la incoraggiarono a discutere di misticismo e occulto nelle sue interviste.

 

Nata a Cincinnati, Ohio, da una famiglia ebrea, Theda Bara fece più di 40 film tra il 1914 e il 1926. Dopo aver esordito in parti secondarie, venne lanciata dal produttore William Fox nel melodramma A Fool There Was (1914). Da questo momento, i produttori le modellarono addosso l'immagine di donna perversa e tentatrice, pubblicizzandola con foto che la ritraevano con intriganti abiti egizi, attorniata da ragnatele e serpenti.

 

Negli anni Dieci, Theda diventò celebre per le sue interpretazioni dal gusto eccessivo, ma certo di grande effetto, di eroine come Salomè, Cleopatra, Carmen ed altre femme fatale. Nel decennio seguente, il personaggio della "vamp" passò di moda, per far spazio a quello della "maschietta" simbolo dell'"età del jazz". Così nel 1926 Theda Bara si ritirò a vita privata insieme al marito, il regista Charles Brabin.

 

Si spense all'età di sessantanove anni.