CERVO 

 

CURIOSITÀ

 

Altitudine: 66 m s.l.m.

Popolazione: 1174 anime.

Nome abitanti: cervesi.

Peculiarità: sede del Festival Internazionale di Musica da Camera.

Piatto tipico: pestun di fave.

Evento: Il Villaggio che Ride.

Location: Oratorio di Santa Caterina (XIII sec).

 

 

STORIA

 

Le origini di Cervo risalgono alla conquista romana (181 a.C.); fu allora una “mansio” lungo la via Julia Augusta (oggi Aurelia); in epoca medievale è feudo dei marchesi di Clavesana sudditi della Repubblica di Genova cui Cervo è stata sempre fedele. Nei secoli XVI, XVII e XVIII i cervesi, oltre che l’olivicoltura e la marineria, hanno intensamente praticato la pesca del corallo nei mari di Corsica e Sardegna. Oggi l’economia di Cervo si basa su turismo e agricoltura (olivo, vigna e fiori tra cui orchidee, gerbere e ciclamini).

 

 

IL BORGO

 

Cervo ha conservato intatte le sue originalissime caratteristiche di borgo medievale sul mare, protetto da torri e mura cinquecentesche e circondato da verdi colline. Il centro storico è praticabile solo a piedi ed è stato conservato con i suoi edifici, vecchi di secoli, e i suoi vicoletti ciottolati dove si trovano botteghe di artigiani ed artisti. Il litorale è caratterizzato dalla presenza di piccoli stabilimenti balneari; per il resto, arenili e scogliere sono liberi e discreti e non ci si sente altra voce che quella del mare. E l’acqua è sempre limpida, con fondali ricchi di alghe e pesci. A monte del paese, attorno a ruderi di epoche passate, le colline sono ricche di boschi di pini e uliveti, percorse da sentieri silenziosi dove si respira aria pulita. A tavola, poi, Cervo è rimasta serenamente fedele alla dieta mediterranea: qui si fa ancora l’olio applicando l’antica tecnica della spremitura a freddo delle olive, il vino viene prodotto con le uve tipiche (pigato e vermentino) e i piatti sono cucinati con il pescato di ogni mattina. Notevole il patrimonio culturale: Cervo è dominata da un castello medievale, antica dimora dei Marchesi Clavesana, che oggi ospita mostre d’arte e il permanente Museo Etnografico del Ponente Ligure; nel Borgo, gli antichi palazzi nobiliari aprono i portoni sui “carrugi” dove si affacciano i portali del romanico Oratorio di Santa Caterina, con affreschi del XVI sec.; sul sagrato dei Corallini, la barocca Chiesa di San Giovanni Battista offre la concava facciata quale immagine caratteristica del paese. Per quanto concerne le manifestazioni, Cervo è nota per il Festival Internazionale di Musica da Camera che si svolge ormai da più di quarant’anni e dove i maggiori artisti d’Europa offrono concerti al chiaro di luna, da vivere in rapito silenzio. Il Festival e le rinomate Accademie musicali, hanno valso a Cervo il titolo di “Borgo della Musica”.

 

Cervo offre una straordinaria varietà di arenili: oltre a diversi stabilimenti balneari tradizionali con sabbia, sdraio ed ombrelloni, offre tratti di spiaggia ghiaiosa assolutamente libera così come di libero accesso sono le suggestive scogliere del “Porteghetto”, delle “Ciappellette” e le altre più a levante (accessibili queste ultime solo dal mare e perciò care ai naturisti ed agli amanti delle esplorazioni di fondali rocciosi). Ai piedi del borgo un tratto di litorale è protetto da dighe foranee con mare quindi sempre calmo, a costituire la spiaggia sicura ideale per i più piccini. Grazie ai fondali rocciosi, che non consentono sedimentazioni, l’acqua è ovunque assolutamente cristallina, tanto da aver meritato al borgo la “bandiera blu” che ne garantisce appunto l’assoluta purezza.

 

Alle spalle del borgo le colline sono coperte da un fitto manto di ulivi che sorgono su terrazze (le “fasce”) costruite in secoli di durissima fatica; più a monte verdeggia la macchia mediterranea rimasta al suo stato naturale, ricca di flora spontanea anche rara (orchidee) e frequentata da un fauna quanto mai varia. Campagne e boschetti sono attraversati da una rete di sentieri, segnalati e tracciati, che portano sia al Parco Comunale Ciapà sia in vetta alle colline con vista panoramica.

 

 

COME ARRIVARE

 

Cervo è facilmente raggiungibile attraverso l’autostrada A10 uscendo allo svincolo di San Bartolomeo al Mare un centinaio di chilometri a ponente di Genova. In ferrovia, sulla Genova-Ventimiglia, la stazione è “Cervo-San Bartolomeo”, ma ci si fermano pochissimi treni per cui è più pratico scendere a Diano Marina e da qui raggiungere Cervo (3 Km.) in bus o taxi. In barca si può attraccare ai porticcioli turistici di San Bartolomeo al Mare (a 500 metri da Cervo), Diano Marina (3 km.), Andora (4 km.), Imperia (10 Km.) o Alassio (23 Km.). Gli aeroporti più vicini sono a Villanova d’Albenga (45 Km.), Genova (108 Km.) e Nizza (95 Km.).

 

Per maggiori informazioni su come arrivare in auto:

 

Da Milano

Da Torino

Da Venezia

Da Roma

Da Napoli

 

Clicca qui per informazioni sugli autobus (scarica il PDF e cerca da pag. 13)

 

Comune di Cervo

www.cervo.com

 

 

DOVE ALLOGGIARE

 

HOTEL

 

LOCANDA BELLAVISTA*

Piazza Castello, 2

Tel: 0183.408094

centro storico, mt. 300 dal mare

Camere: 6, Letti: 11, Bagni: 6

 

SAN NICOLA***

Via 2 giugno, 2

Tel: 0183.400069

e-mail: hotel-s.nicola-cervo@hotmail.it

Ai piedi del borgo, mt.100 dal mare

Camere: 18, Letti: 35, Bagni: 18

 

 

AFFITTACAMERE

 

LANTERI CRAVET

Piazza S. Caterina, 12

Tel: 0183.400175, Fax: 0183.400175

centro storico, mt. 300 dal mare

Appartamenti: 2

 

LE NOTTI MEDITERRANEE

Via Cavour, 9

Tel: 348.3336899

www.lenottimediterranee.com

 

LINO

Via Sauro, 6

Tel: 0183.400087

e-mail: info@campinglino.it

www.campinglino.it

Ai piedi del borgo, mt.100 dal mare

Appartamenti: 5

 

Altri AFFITTACAMERE sono reperibili rivolgendosi allo I.A.T. tel e fax 0183.408197

 

 

BED & BREAKFAST

 

NEL BLU

Via Castellaretto, 3

Tel: 0183.405109, Cell: 340.0534990

La struttura, a conduzione familiare, mette a disposizione degli ospiti una camera matrimoniale (con possbilità di terzo letto aggiunto) dotata di servizio igienico autonomo, TV, solarium esterno e giardini con barbecue.

Apertura: dicembre/gennaio e aprile/settembre

 

 

CAMPEGGI

 

CAPO MIMOSA

Via Aurelia, 1

Tel: 0183.408155

In collina, mt. 5-100 dal mare

Piazzole: 255, Bungalow: 9

 

DEL MARE

Via Foce, 29

Tel: 0183.400130

e-mail: info@campingdelmare-cervo.com

www.campingdelmare-cervo.com

Sul mare, Piazzole: 70, Bungalow: 29

 

LINO

Via Sauro, 4

Tel: 0183.400087

e-mail: info@campinglino.com

www.campinglino.it

Sul mare, Piazzole: 103, Bungalow: 11

 

MIRACERVO

Via Sauro, 14

Tel: 0183.408383

e-mail: miracervo@uno.it

www.bungalowsmiracervo.it

Sul mare, Piazzole: 0, Bungalow: 24

 

MIRAMARE

Via Sauro, 12

Tel: 0183.400285

Sul mare, Piazzole: 50, Bungalow: 0

 

ONDINA

Via Foce, 3

Tel: 0183.400332

Ai piedi del borgo, mt.50 dal mare, Piazzole: 58, Bungalow: 0

 

 
 


 

CERVO E IL MARE

di Franco Ferrero

 

Cervo e il mare Forse, meglio sarebbe dire non “Cervo e il mare”, ma “Cervo è il mare”. Cos’altro è infatti questo borgo di naviganti se non un veliero pronto al varo, un alato veliero di pietra morsa dal salino, che dall’alto spiega la vela barocca della Chiesa dei Corallini puntando deciso al mare aperto? Cervo è nata dalle onde frangenti alla risacca sotto le frustate del libeccio, è nata dalla iridescente spuma del mare volata quassù secolo dopo secolo a modellare pazientemente ogni roccia finché il sogno non si è completamente realizzato; perché questo è Cervo: un sogno fatto di pietra e acqua di mare. E l’Uomo. L’uomo di allora, quello dei secoli e millenni di fatica e avventura sui mari di tutto il mondo, forte di una fede dall’aspro sapore di sale, ricco della straordinaria epopea dei pescatori di corallo, che per secoli da qui sono partiti ogni primavera per sfidare a viso aperto i rischi del mare e le feluche dei “Turchi”, così come a mani nude ha affrontato e vinto gli Oceani di tutto il mondo. Da sempre Cervo ha visto i suoi figli andare per mare, e si può ben dire che non esista qui casa in cui almeno uno degli uomini non sia stato, o sia tuttora, navigante; pescatore, nostromo, capitano o marinaio sui fragili barchi a vela che li promossero Caphornier sui mari dall’altra parte della terra; per tutto corredo “sacco e branda”, e via per la grande avventura. Di loro restano qui struggenti memorie, segretamente racchiuse in modellini di velieri che stanno ora pudicamente seminascosti nel salotto buono a raccontare a chi sa ascoltare di tempi e uomini che non tornano più. Quella, quella era “gente di mare”. E per quei naviganti, al ritorno a terra altra casa non poteva esserci se non casa fatta dal mare in un borgo che sa tutto di salino, dove case appruate alzano ancor oggi dai loro terrazzi trinchetti e pennoni nell’ansia di correre incontro al mare che le aspetta lì sotto, che basta una bava di vento perché sembri volerne percorrerespumeggiando gli ombrosi carugi come sangue ribollente nelle vene. Un sogno chiamato Cervo fatti di memorie, speranze, di vento, di vele sotto le stelle, di albatros alti nel cielo, di aspra pietra che l’onda ha nel tempo amorosamente polito in un amplesso perennemente rinnovato di murmuri carezze al chiaro di luna, di frementi alla brezza squarci di spuma, di sensuali languori estivi, di possenti marosi reiteranti all’infinito un possesso cui Cervo tutta si abbandona: Cervo è tutta del suo mare, Cervo è il mare.